Credit: Silvio Zatelli

Paradosso mondiale: maggior benessere maggior denatalità.

Più i paesi sono avanzati, più tragica è la denatalità. Perché?

La questione della denatalità, in costante aumento nei paesi sviluppati, è un fenomeno complesso che rivela una serie di sfide socio economiche e culturali. 

La diminuzione del tasso di natalità evidenzia una trasformazione demografica significativa, che mette in discussione il concetto tradizionale di crescita e sviluppo.

Una delle cause principali della denatalità si può individuare nel cambiamento dei valori e degli obiettivi individuali all’interno delle società avanzate.

L’aumento dell’istruzione, l’accesso al controllo delle nascite, la ricerca di carriere professionali impegnative, lo spostamento verso stili di vita più orientati al benessere personale, hanno portato molti individui a rimandare o addirittura  a rinunciare alla procreazione.

Nella mia professione di psicologo e psicoterapeuta ho sperimentato singoli, o coppie, che dicevano con convinzione, semplicemente non vogliamo figli, né ora, né in futuro. 

Vi sono altri fattori socio culturali nella denatalità mondiale?

Sì, ad esempio fattori economici, come l’aumento dei costi legati alla crescita dei figli, la mancanza di supporto da parte delle istituzioni pubbliche, per la famiglia e per la conciliazione tra lavoro e vita privata.

Anche questi motivi, uniti ai precedenti, possono scoraggiare le persone dal prendere la decisione di avere figli. Che il nido rimanga vuoto nella nostra unione.

Il quadro della denatalità è complesso. L’evoluzione dei modelli familiari, e delle dinamiche sociali, contribuisce al declino della natalità. 

L’aumento di unioni non tradizionali, come matrimoni tardivi o le convivenze senza figli, l’accettazione sociale di scelte di vita senza figli, rappresentano un cambiamento culturale importante, che influenza le decisioni riguardanti la famiglia e la procreazione.

Vi sono conseguenze negative prodotte dalla denatalità? Sì, tante!

La denatalità provoca importanti danni per l’economia, il sistema previdenziale e la stessa struttura di queste Società del benessere. 

La diminuzione della popolazione in età lavorativa, può mettere a rischio la sostenibilità del sistema pensionistico e sanitario, e il suo indotto nella riduzione dei posti di lavoro e infrastrutture territoriali collegate.

Di certo la diminuzione del numero delle nascite porterà inevitabilmente ad una contrazione economica a lungo termine. 

Fare figli è onorare l’umanità in cammino, alimentata da chi la vita la ha ricevuta e la vuole perpetuare, come fa il Tedoforo con la fiamma olimpica, che a sua volta passa il testimone.

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